In questi giorni dovremmo assistere al picco dell’influenza, con un brusco aumento dei casi e sintomi pesanti: le avvertente dell’ISS.
È l’Istituto Superiore di Sanità ad avvertire la popolazione della curva dell’influenza in impennata in questi giorni. Nel cuore dell’inverno, stiamo assistendo a un brusco aumento dei casi di influenza, con il picco che si dovrebbe registrare nei prossimi giorni, tra l’ultima settimana di gennaio e la prima di febbraio. Soltanto nelle ultime ore sono stati colpiti oltre 840 mila italiani.
Bisogna prestare particolare attenzione per i più piccoli, maggiormente colpiti. Il professor Bassetti afferma che quest’anno l’influenza “piccherà durissimo”. È dall’Epifania che l’influenza ha iniziato a circolare abbondantemente sul nostro territorio, arrivando a coinvolgere quasi un milione di cittadini a settimana. Dall’inizio della stagione invernale, sono stati registrati circa 6.793.000 casi, lo rivela il rapporto RespiVirNet dell’ISS.
Brusco aumento dei casi di influenza: l’avvertimento dell’Istituto Superiore di Sanità
La circolazione del virus è in aumento su tutto il territorio e in tutto il Continente. Oltre al virus dell’influenza, a circolare sono tanti altri virus simil influenzali, come Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, che comportano più o meno gli stessi sintomi. Tra le Regioni più colpite ci sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.
Con il picco dei casi di malanni stagionali, si hanno maggiori ricoveri in ospedale in area medica e in Malattie Infettive. La situazione è ancora sotto controllo e non dovrebbero esserci problemi neanche per le prossime settimane, tuttavia, l’infettivologo Matteo Bassetti ammonisce sull’impatto dei virus stagionali, ammettendo che quest’anno le forme di influenza sono pesanti.
Il Primario del Policlinico San Martino di Genova riferisce anche che ci sono alcuni pazienti ricoverati in gravi condizioni, anche se pochi, fortunatamente. “Speriamo di aver raggiunto il picco, perché altre settimane in queste condizioni potrebbe essere un problema”, ha aggiunto. A essere maggiormente colpiti sono i più piccoli, ma l’incidenza è in aumento per tutte le fasce di età.
Aumento dei casi di influenza tra i bambini sotto i 5 anni di età
I sintomi sono quelli di ogni anno, quindi febbre alta, tosse, mal di gola, raffreddore, lacrimazione e debolezza. I dati raccolti da RespiVirNet destano grande attenzione, anche se la situazione non è ancora troppo critica. Occorre, però, riguardarsi per bene, visto l’atteso picco per le prossime due settimane. Solitamente, i virus che circolano tra gli esseri umani sono due: di tipo A e di tipo B, quest’ultimo molto meno diffuso.
A questi poi si aggiungono diversi sottotipi, come può essere il Covid. L’influenza australiana, particolarmente pesante, è un mix di questi sottotipi. Nel 2025, l’influenza picchia forte, compresa quella dell’influenza aviaria, da monitorare attentamente, e può portare a stati febbrili elevati, con febbre anche a 40 gradi. L’influenza raggiunge il suo picco per tre giorni, per poi regredire. I casi gravi sono pochi, perciò niente paura.
Per affrontare i malanni è importante essere idratati e stare a riposo al caldo, inoltre è bene consumare pasti leggeri e assumere Paracetamolo, stando attenti agli effetti che comporta. In certi casi si può essere affetti da infezione batterica, quindi meglio consultare un medico per assumere i giusti medicinali. Il virus si trasmette per via aerea o tramite contatto.
La prevenzione migliore è rappresentata dal frequente lavaggio di mani e dall’utilizzo della mascherina in luoghi affollati. Il Covid circola ancora tra di noi, anche se è difficile distinguerlo dalla comune influenza. Se i sintomi di difficoltà respiratorie persistono, allora meglio sottoporsi a test con tampone. Il vaccino antinfluenzale protegge dai malanni ed è consigliato soprattutto alle categorie più fragili.