C’è un modo strepitoso di utilizzare i pannolini usati. Ed è pazzesco vedere che cosa è possibile ricavare da quest’ultimi, dovremmo fare tutti quanti così.
La carta igienica, un prodotto essenziale nella vita quotidiana, sta vivendo una trasformazione grazie a un innovativo progetto pilota che permette di riciclare pannolini usati. Questa iniziativa si concentra sulla sostenibilità e sull’economia circolare, dimostrando come i rifiuti possano avere una nuova vita. E che cosa c’entra un bene di prima necessità come a carta igienica con un altro altrettanto indispensabile per chi ha dei neonati o dei bambini nell’età della prima infanzia in casa?
C’entra, perché da qualche parte, qualcuno è riuscito a creare un collegamento importante tra le due cose. Collegamento che vede i pannolini usati rappresentare del materiale indispensabile per attuare un virtuoso processo di riciclo. Il cui risultato finale è costituito proprio da della carta igienica, nuova di zecca e pronta per essere utilizzata. Come funziona la cosa e dove è possibile procedere in tal senso?
Nelle prefetture giapponesi di Kagoshima e Miyazaki, i comuni di Shibushi e Osaki hanno unito le forze con l’azienda Unicharm, specializzata in prodotti per l’igiene, e la cartiera Poppy Paper Co. Questo partenariato ha dato vita a un processo di riciclo unico, che trasforma i pannolini usati in carta igienica. I pannolini, raccolti separatamente dai normali rifiuti domestici, vengono sottoposti a un rigoroso processo di trattamento.
Questo include sterilizzazione, deodorizzazione e sbiancamento, che trasformano i pannolini in una polpa. Questa polpa viene poi mescolata con carta riciclata tradizionale, creando così il nuovo prodotto: la “Shibushi Osaki Roll”.
La nuova carta igienica è già disponibile in vari punti vendita delle due prefetture ed è un’alternativa ecologica alla carta igienica convenzionale. Inoltre, il suo prezzo è accessibile, con una confezione da 12 rotoli venduta a circa 400 yen (2,70 dollari). Il packaging, caratterizzato da colori distintivi, celebra l’origine del prodotto e il legame con le città coinvolte nel progetto.
Questa iniziativa ha suscitato un grande interesse tra i consumatori, rispondendo a diverse esigenze. Da un lato, contribuisce a risolvere il problema dello smaltimento dei pannolini usati, riducendo l’impatto ambientale legato ai rifiuti. Dall’altro, offre una risposta alla crescente scarsità di materie prime necessarie per la produzione di carta, una sfida sempre più rilevante in un Giappone in cui la popolazione è in diminuzione e l’uso della carta tradizionale sta calando.
Questo progetto segna un passo significativo verso un’economia circolare e un futuro più sostenibile. Rappresenta un esempio illuminante di come la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato possa generare soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali contemporanee. La trasformazione dei pannolini usati in carta igienica non solo dimostra la potenzialità del riciclo, ma sottolinea anche l’importanza di adottare pratiche più sostenibili nella nostra vita quotidiana. Ma puoi riutilizzare anche le bucce di mandarino in maniera virtuosa e conveniente.
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